FESTA DI SAN. PIETRO E PAOLO
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FESTA DEI SS. PIETRO E PAOLO
MISSIONARI DI CRISTO

La Chiesa celebra in un’unica festa Pietro e Paolo, i due apostoli che hanno predicato il Vangelo e che hanno reso grande la comunità cristiana di Roma e del mondo.

Dio crede in Pietro

“Voi cosa dite? Chi sono io per voi?”, domanda Gesù ai suoi discepoli. “Tu sei il Cristo, il Messia mandato da Dio”, risponde Pietro, il discepolo emotivo, sempre pronto e diverso dagli altri.
Ed il maestro parla al suo discepolo: “Pietro hai risposto bene con la tua intuizione e la tua parola. Adesso ti chiedo di dare una risposta di vita: Pietro, sii pietra nella costruzione per portare il peso degli altri. Pietro, sii pietra ed entra nella funzione non di potere, ma di servizio ai fratelli. L’esercizio di questa presidenza non è come quella di questo mondo.  Nella logica di Dio regna chi serve.

Prendi le chiavi: non per essere padrone della Chiesa, ma per essere pastore e difendere la comunità dalla avidità dei lupi e dalla mediocrità dei mercenari. Prendi le chiavi e conferma i tuoi fratelli (Lc. 22,31). Verrà un giorno in cui gli uomini si allontaneranno dalla sana dottrina e si rifugeranno in favole (Cf 2 Tim 4,3-4). Ci saranno tradimenti e molti, anche apostoli di ogni tempo si legheranno al potere politico ed economico ed infangheranno il Vangelo. Pietro, conferma i tuoi fratelli e riportali a me. Ricorda, Pietro, che senza di me non potete far niente (Gv. 15,5).

Dio crede in Paolo

Da nemico dei cristiani arriva a essere il grande evangelizzatore di Cristo e l’in­stancabile apostolo tra gli stessi discepoli che prima aveva persegui­tato.
Paolo stesso, più tardi, confesserà al suo amico Timoteo: “Rendo grazie a colui che mi ha dato la forza, Cristo Gesù Signore nostro, perché mi ha giudicato degno di fiducia chia­mandomi al ministero: io che per l’innanzi ero stato un bestemmiatore, un persecutore e un violento. Ma mi è stata usata misericordia, perché agivo senza saperlo, lontano dalla fede; così la grazia del Signore nostro ha sovrabbondato insie­me alla fede e alla carità che è in Cristo Gesù” (1 Tm 1,12-14).

Paolo, parlando della sua vocazione, darà anche una te­stimonianza di grazia alla comunità dei Galati: “Voi avete certamente sentito parlare della mia condotta di un tempo nel giudaismo, come io perseguitassi fieramente la Chiesa di Dio e la devastassi. Ma Dio mi scelse fin dal seno di mia madre e mi chiamò con la sua grazia e si compiacque di rivelare a me suo Figlio perché lo annunziassi in mezzo ai pagani” (Gal 1,13­-16).

Paolo sa che la vera voca­zione è dono di Dio e che può crescere solamente nei cuori umili e poveri.
Lui stesso, più tardi, scrivendo alla comunità di Corinto, spiegherà la logica di Dio nel chiamare: “Ma Dio ha scelto ciò che nel mondo è stolto per confondere i sapienti, Dio ha scelto ciò che nel mondo è debole per confon­dere i forti, Dio ha scelto ciò che nel mondo è ignobile e disprezzato e ciò che è nulla per ridurre a nulla le cose che sono, perché nessun uomo possa gloriarsi davanti a Dio” (1 Cor 1,25-29).

Padre Teresino Serra


Una piccola curiosità, lo sapevate che la notte tra il 28 e il 29 giugno appare il veliero di San Pietro!

La tradizione vuole che la notte tra il 28 e il 29 giugno compaia la barca o veliero di San Petro, come!

In un contenitore trasparente con dell’acqua, non troppa, fate colare l’albume di un uovo, il recipiente deve stare all’aperto in giardino o sul balcone, attenzione sul balcone solo se in sicurezza, per tutta la notte.

Al mattino come per magia apparirà il vostro veliero, attenzione alle vele, se aperte, belle giornate di sole e un’ottima annata nei campi, al contrario, se le vele sono chiuse.

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